giovedì 2 settembre 2010

La privacy come valore aggiunto di un servizio

Il concetto di privacy ruota spesso attorno a delle controversie, oggetto spesso di dibattiti. La tutela dei dati forniti dagli utenti ogni giorno in rete è un aspetto che comporta delle spese per le aziende, per questo spesso, soprattutto per le aziende, è consiliabile svolgere un corso privacy. Per non parlare delle difficoltà che un utente ha nel divincolarsi nel complesso mondo del diritto alla privacy.
Ma spesso durante gli accaniti dibattiti sulla privacy non si dà il giusto rilievo ad un aspetto importante di questo concetto: la privacy non è solo un dato personale da difendere, ma può diventare la base da cui partire per l’innovazione.
Questo è il concetto di privacy by design, prodotti che già in fase di progettazione prevedono un’attenzione particolare alla privacy, e di privacy enhancing technologies (Pet) tecnologie specifiche che seguono gli utenti nella scelta della riservatezza.
La tutela della privacy, anzi per l’esattezza, la possibilità di ottenere dalle aziende servizi o prodotti fornendo solo le credenziali effettivamente necessarie, diviene un valore aggiunto da sfruttare per aumentare la propria competitività. Questi concetti potrebbero spingere gli utenti ad usare con più serenità determinati servizi abbattendo uno dei muri più difficili da superare per chi quotidianamente offre servizi o prodotti online e non solo.

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