venerdì 29 luglio 2011

Il Garante tutela la privacy in fase di colloqui pre assunzioni

Attraverso il Provvedimento del 21 luglio 2011 il Garante della Privacy si è pronunciato in merito a quanto riportato nell'art. 8, l. n. 300/1970 secondo cui è fatto "divieto al datore di lavoro, ai fini dell'assunzione [...] di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose e sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini dell'attitudine professionale del lavoratore" e all'art. 10, D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 che vieta il trattamento dei dati personali dei lavoratori che non risultino essere strettamente attinenti alle attitudini professionali e per valutare un eventuale inserimento lavorativo.

Insomma tutela della privacy nelle assunzioni questo lo scopo del garante che vuole proteggere i dati sensibili dei lavoratori vietando ai datori di lavoro di raccogliere in fase di analisi ai fini dell'assunzione alcune informazioni al fine di proteggere la dignità della persona ed il diritto alla tutela della vita privata.

lunedì 18 luglio 2011

BrowserID per la sicurezza della privacy online

Mozilla Firefox presenta il suo nuovissimo sistema per la tutela della sicurezza dei dati e la privacy online degli utenti che permette di accedere ad un sito Web senza la necessità di reiscrivere login e password, altro che corso sulla privacy adesso per tutelarsi basta un click, o no?

Si chiama BrowserID il progetto della volpe che garantisce la possibilità di effettuare un unico accesso grazie all'uso di un indirizzo mail e e di una password unica, entrambi sempre e comunque associati. La sicurezza nell'utilizzo di questo sistema è data dal fatto che tutto è protetto e per ogni click si verifica la proprietà dell’account e l’utente per permettere un accesso sicuro che protegge i dati dell'utente su qualsiasi sito Web.

giovedì 14 luglio 2011

Google+ già viola le norme sulla privacy

Secondo le stime rilasciate da Paul Allen, fondatore di Ancestry.com, Google+ ha già raggiunto la modesta cifra di 10milioni di utenti, persone iscritte che potrebbero addirittura raddoppiare nelle prossime settimane. Ma con l'esplosione degli utenti esplodono anche le prime polemiche relative alla privacy.

Google+ è ancora in fase beta per cui a rischio bug, uno di questi riguarda proprio la privacy degli utenti. Nello specifico il dito viene puntato nella funzione“resharing”, molto simile al retweet di Twitter. Bastano pochi click per “bucare” le cerchie (circles), e ricondividere (resharing) il contenuto di un amico con le proprie cerchie.

Per tutelarsi è bene disabilitare il resharing dal menu a discesa posto sulla destra di ogni post, questo va fatto per ogni singolo post condiviso in quanto Google non permette ancora di disattivare la funzione in modo generale.

martedì 5 luglio 2011

Nuove norme per il codice PIN

Rivisitazione della norma norma ISO 9564-1(“Financial services – Personal Identification Number (PIN) management and security – Part 1: Basic principles and requirements for PINs in card-based systems”) quella cioè che ha il compito di proteggere i dati del possessore del codice PIN. Già proprio quella serie di numeri con cui tutti abbiamo a che fare quasi quotidianamente per prelevare o pagare tra negozi e ristoranti.

Mark Sutton, Presidente del sottocomitato ISO afferma:

La durata di vita di un codice PIN può essere lungo e coinvolgere nel suo uso abituale differenti Paesi, postazioni bancomat, negozi, oltre che lo spazio virtuale online. La sua segretezza deve essere assicurata sempre, non solo per le transazioni online, ma anche ovviamente per quelle offline, dal momento in cui la carta viene attivata a quello in cui viene disabilitata, comprese tutte le operazioni di routine come accessi, caricamenti, trasmissioni, validazioni, ecc.

L'aggiornamento di questa norma comporterà oltre che una maggiore sicurezza dei dati un miglioramento delle tecniche necessarie a proteggere il processo di autenticazione del PIN.