martedì 29 novembre 2011

A Roma si parla di privacy per i dati sanitari

A Roma il 30 novembre si parla si tutela della privacy e sicurezza dei dati sanitari. Quello dei dati sanitari è un argomento che non viene trattato molto spesso ma che assume particolare rilevanza se si pensa che tutti nella vita in qualche modo abbiamo a che fare con il sistema sanitario nazionale.

L'appuntamento è per domani 30 Novembre presso l’ATA Hotel di Villa Pamphili di Roma per il "ISH – Information Security Hospital" il convegno sarà interamente dedicato al tema della sicurezza dei dati sanitari in relazione alle soluzioni di Information and Communication Technology (ICT) utilizzate nelle strutture sanitarie dove spesso si rende necessario un corso sulla privacy per i dipendenti.

Questi gli argomenti in programma:
  • Sicurezza e privacy
  • Dematerializzazione e archiviazione digitale
  • Continuità operativa e recupero dei dati
  • Information security per lo sviluppo competitivo in sanità

mercoledì 23 novembre 2011

Privacy per la vostra rete WiFi

Tutelare la privacy della vostra rete wireless è fattibile, basta solo aggiungere la stringa _nomap subito dopo il nome che avremo assegnato alla rete, in parole tecniche significa apportare una modifica all’SSID (Service Set IDentifier) ovvero il nome con il quale una WiFi si presenta al device quando viene raggiunta, appunto ad esempio "NomeRete_nomap".

In questo modo tutti gli apparati che vogliano usare le informazioni ricavabili dalla nostra connessione non potranno farlo, in poche parole è un pò come se la stringa stesse a segnalare la precisa volontà da parte del proprietario della rete di non volere condividere proprie informazioni.

Un'idea che nasce come risposta da parte di Google alle accuse di violazione della privacy di cui spesso abbiamo in questo blog, infatti Big G è stato più volte accusato di tracciare le reti WiFi al fine di seguire i movimenti dell'utente e ricavarne informazioni utili per la geolocalizzazione. Con questo suffisso, il _nomap si potra tutelare la propria rete WiFi mobile e di casa anche dalla mappatura generale.



Fonte: Google _nomaps per non farsi tracciare

martedì 15 novembre 2011

La SIAE reclama sulla privacy

La SIAE non ci sta e chiede ai blogger e siti web 1,800 euro l'anno per la pubblicazione dei trailer cinematografici dei film in programma nelle sale, la polemica nasce come fondamente del diritto d'autore a cui sembra che i giovani non siano proprio abituati, infatti secondo il Garante Privacy italiano Francesco Pizzetti: ”I giovani si sono abituati a una fruizione gratuita dei contenuti della rete come se questo fosse un diritto. Eppure nessuno di noi ritiene lecito entrare in un cinema senza pagare il biglietto”.

Il dibattitto in rete cresce e non è una novità soprattutto in relazione alla enorme mole di contenuti presenti su canali web, dai social network ai forum passando per blog e siti. Garantire la privacy ed il diritto d'autore insomma è la prossima crociata del Garante della Privacy che si scontra con il web 2.0 italiano.

martedì 8 novembre 2011

Ancora su Facebook e privacy

Una notizia che lascia perplessi, una ricerca americana portata a vanti da Danah Boyd, un ricercatore universitario e senior researcher a Microsoft Research, che ha condotto uno studio su un campione di circa 1000 persone,ti individui al di sopra di 26 anni con figli a carico di età compresa tra i 10 e i 14 anni. Quello che è emerso è un dato da non sottovalutare nel continuo dibattito sull'importanza della tutela della privacy su Facebook in relazione alla troppo giovane età di alcuni utenti.

Lo studio ha dimostrato che il 36% dei genitori intervistati è consapevole del fatto che il figlio è registrato su Facebook pur non avendo raggiunto l’età minima consentita, il 76% dei soggetti afferma di aver incoraggiato il figlio minore di 13 anni a creare un proprio profilo ed il 55% visita e controlla il profilo del figlio. Dati allarmanti che mettono in evidenza come spesso i genitori sottovalutino i social network e facebook in particolare andando contro la stessa normativa sulla privacy e la sicurezza imposta dal popolare social network.

Ecco la ricerca di Boyd su privacy e minori su Facebook

mercoledì 2 novembre 2011

La sicurezza della privacy online: interviene il Garante

Alzi la mano chi di voi si è ritrovato a compilare almeno una volta nella vita un form online, rilasciare i propri dati spesso senza rifletterci può essere controproducente e rischioso soprattutto quando si ha a che fare con form molto lunghi che richiedono l'immissione di molti dati personali. Proprio su questi punta il dito il Garante della Privacy che si pronuncia nello specifico contro il form del Università telematica che richiede agli utenti un pò troppi dati, non proprio in linea con gli adempimenti sulla privacy.

Il Garante ha sottolineato che la richiesta di dati come il luogo di nascita, la data di nascita, il codice fiscale e la cittadinanza sono informazioni “non pertinenti” con la necessità di compilare un form solo per richiedere informazioni all'Università telematica. Risultato? Il Garante è intervenuto e si è espresso nella Prescrizione per il trattamento di dati personali dove si definisce “illecito il trattamento dei dati personali (luogo e data di nascita, codice fiscale, cittadinanza) acquisiti mediante il form di registrazione Università Telematica, in quanto eccedenti rispetto alla dichiarata finalità del servizio di registrazione”.