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giovedì 1 luglio 2010

Focus sulla Privacy nel 2010

Presentata dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, alla presenza del Presidente della Camera Gianfranco Fini, la relazione sull’attività svolta nel 2009, proprio in un periodo in cui la privacy è al centro di molte battaglie parlamentari e di iniziative ministeriali.

Ma andiamo per ordine.

La relazione del Garante ha fatto il punto sullo stato di attuazione della legge sulla privacy, indicando anche le prospettive future.
Eppure è di questi giorni la diatriba tra il ministro dell’Interno Roberto Maroni e quanti difendono il diritto alla privacy.
Al centro della polemica l’introduzione, confermata, negli aeroporti e nelle stazioni dei cosiddetti “body scanner”, moderni rilevatori di sicurezza che nulla lasciano all’immaginazione quando un uomo o una donna passano il controllo.

Maroni conferma la decisione di installarli dopo la fine della fase di sperimentazione a luglio negli aeroporti campione, dopo di che anche i viaggiatori che frequentano le stazioni italiane saranno sottoposti al medesimo trattamento.

I detrattori del provvedimento si appellano al diritto alla privacy, contestando l’effettiva necessità di macchinari simili, e contestando al tempo stesso al Governo un diverso approccio alla privacy nel caso della legge sulle intercettazioni.

Dal canto suo, l’Autorità Garante ha solo potuto muovere dei rilievi che hanno portato alla modifica delle apparecchiature e al prolungamento della fase di sperimentazione.
Insomma, la discussione non si fermerà certo qua, con le associazioni di tutela dei consumatori pronte a dare battaglia contro questi provvedimenti limitativi della privacy.

Intanto, a proposito di provvedimenti, c’è da ricordare il nuovo provvedimento generale emanato dal Garante in merito alla videosorveglianza, sostitutivo di quello emanato nel 2004, che introduce importanti novità, e che è stato reso necessario dall’ormai massiccio utilizzo di tali sistemi, sia per la sicurezza pubblica e privata, che per il semplice controllo e prevenzioni in genere. Non solo: i recenti provvedimenti legislativi, anche locali, hanno portato a tali novità. E’ il caso del provvedimento che ha attribuito a sindaci e comuni competenze specifiche in merito all’incolumità pubblica.
Il Garante ha dato un periodo che va dai sei mesi ad un anno, a seconda degli adempimenti da assolvere, per mettersi in regola.
Così saranno approvati solo sistemi integrati di videosorveglianza nel rispetto di specifiche garanzie di tutela delle libertà personali. Saranno obbligatori i cartelli di segnalazione di telecamere delle forze di polizia. Inoltre sarà possibile conservare solo per un certo tempo le immagini registrate, mentre i sistemi che presentano rischi per i diritti e le libertà individuali dovranno essere sottoposti al controllo preventivo del Garante.

Questi sono solo alcuni dei nuovi provvedimenti in merito alla privacy, ma stanno comunque a dimostrare come la discussione in merito a questi temi sia molto accesa e non prossima alla conclusione.