venerdì 15 aprile 2011

Concorso su privacy e web per gli studenti

Un concorso promosso dal Garante della Privacy che coinvolge gli studenti di 3 scuole selezionate per ogni provincia, "Privacy 2.0" questo il titolo del concorso che vede i ragazzi impegnati nella realizzazione di corti di non più di tre minuti.

Il soggetto del filmato ruota intorno a tematiche quali la sicurezza e la privacy online in relazione alle nuove tecnologie e al rapporto tra internet e le nuove generazioni. I video dovranno essere consegnati entro il 30 Ottobre e il vincitore riceverà un premio economico di ben 5,000 euro, quel'è il video vinvitore verrà comunicato il 28 Gennaio 2012 in occasione della giornata sulla sicurezza in rete.

lunedì 11 aprile 2011

Un virus minaccia privacy e sicurezza dei dati iPhon eiPad

Un nuovo virus minaccia la sicurezza dei dati su iPhon e iPad, un virus che attacca il sistema IOS cancellandone in poco tempo tutto il contenuto con tutte le dovute problematiche che questo può comportare. Il virus in questione si presenta come un metodo nuovo per eseguire l'unlock di iPhone e iPad e risulta essere scaricabile da un sito non ufficiale in modo completamente free. Il virus entra in pochi secondi nel sistema compromettendolo e causando al perdita dei dati, per essere sicuri di tutelare a pieno la propria privacy e la sicurezza dei propri dati è sempre preferibile scaricare applicazioni solo ed esclusivamente da fonti ufficiali.

venerdì 1 aprile 2011

Nuove norme contro il furto d'identità

Una nuova norma è stata approvata in merito alla tutela della privacy dei dati e alla sicurezza online. Adesso banche ed istituti di credito potranno accedere ad un database dove saranno disponibili nominativi e dati sensibili (anche partita iva in caso di aziende) di soggetti che hanno in passato richiesto finanziamenti.

Questo databese, accessibile solo alle attività del settore e dietro un compenso economico e l'iscrizione all'ente che lo gestirà, riporterà i dati consultabili per permettere alle aziende di controllare che quanto fornito dai clienti sia reale.

Un passo in più per la sicurezza degli utenti che sis ono visti subire furti di identità soprattutto online.

venerdì 11 marzo 2011

Privacy online: obbligatorio il consenso ai cookie

Arrivano direttamente dall'Unione Europea nuove norme per tutelare la privacy online degli utenti su internet lasciando a chi naviga la possibilità di valutare i rischi. Infatti dal 25 Maggio diventerà obbligatoria la richiesta del consenso all'utente per la gestione dei coockie.

A parte gli ecommerce e i in genrale tutti i siti inerenti la vendita online tutti gli altri gestori di siti dovranno esplicitamente chiedere agli utenti il permesso di tracciare i loro movimenti. Una vittoria per chi lotta per la difesa della privacy online degli utenti e per chi si batte per il diritto all'informazione.

Spesso, infatti, gli utenti sono ignari di alcuni aspetti della tecnologia e navigano in rete senza alcuna preoccupazione, adesso invece con la richiesta del concenso potranno decidere se accettare o no il tracciamento dei cookie.

giovedì 17 febbraio 2011

Privacy, negli USA anche Twitter chiamata in causa

Siamo talmente tanto abituati ad associaere il concetto di violazione della privacy a Facebook che adesso sembra strano dover citare il microblogging più famoso del mondo.

Si perchè stavolta ad avere problemi di mancata tutela della privacy è Twitter, che in USA ha maggiore rilevanza ed è molto più conosciuto e che è stato chiamato a rispondere di violazione della privacy da tre utenti di un certo spessore.

Si tratta dei programmatori Rop Gonggrijp e Jacob Appelbaum e del parlamentare islandese Birgitta Jonsdottir, ad essi si sono aggregati gli attivisti di Electronic Frontier Foundation (EFF) e della American Civil Liberties Union (ACLU).

L'accusa è violazione della privacy in relazione al caso di Wikileaks del suo fondatore Julian Assange e del presunto ruolo dei tre utenti come informatori.

lunedì 24 gennaio 2011

Non c'è privacy per le mail aziendali

Almeno questo è quello che sostiene una sentenza degli USA in merito ad una diatriba legale tra una signora ed il suo ex datore di lavoro in seguito a questioni relative alla privacy delle mail inviate mediante account di posta aziendali.

La signora aveva usato la mail aziendale per scambiarsi informazioni con il suo avvocato e i suoi superiori sono venuti a conoscenza del contenuto delle mail in quanto avevano accesso all'account.

Il giudice si è espresso a favore dei datori di lavoro, non vi è invasione della privacy in quanto il contenuto delle mail aziendali non è più personale se, appunto, è riportato all'interno di account che appartengono di fatto all'azienda.

martedì 18 gennaio 2011

Privacy: le app di facebook chiedono il telefono

Ancora novità dal fronte Facebook, adesso per accedere alle applicazioni che tanto divertono gli utenti viene richiesto di fornire il numero di telefono. Ovviamente l'utente può scegliere di inserirlo mentre in caso contrario il sistema potrà accedere allle sole informazioni del contatto che ha dato l'autorizzazione.

Sicramente un segno di estrema correttezza e tutela dei dati degli amici del profilo a cui il sistema accede, ma la domanda che ci si pone è a cosa può servire il numero di telefono per usare l'applicazione? Soprattutto se prima era possibile accedervi senza dover fornire ulteriori dati!

Una corretta valutazione dei rischi è essenziale per tutelare i propri dati.

venerdì 14 gennaio 2011

Privacy e web, linee guida dal Garante

Sono previste in via definitiva a partire dal 31 Gennaio, per adesso sono state approvate in via preliminare lo scorso 22 Dicembre. Si tratte delle linee guida che il Garante sulla privacy vuole emanare per garantire la tutela e la sicurezza online degli utenti.

Una serie di adempimenti per la privacy che le Pubbliche Amministrazioni devono tenere presente e rispettare per la pubblicazione dei propri siti web e per il trattamento di eventuali dati appartenenti agli utenti che navigano e si registrano in questi siti.

Dunque non ci resta che aspettare Febbraio per vedere di cosa esattamente si tratta!

martedì 11 gennaio 2011

Per una volta la privacy non è un problema

Anzi! A dispetto di tutte le critiche rivolte a Google e ai suoi servizi che violavano la privacy degli utenti, ecco invece un buon uso della Google Maps.

La mappa del crimine segnala i punti di una città, in questo caso Milano, dove sono stati commessi crimini. Tutto nasce dall'opera di un giovane giornalista che ha raccolto tutti i crimini commessi nel 2010 nel capoluogo lombardo.

Alla fina il risultato è questo: una mappa del crimine di Milano nel 2010!

martedì 4 gennaio 2011

Nuove linee guida per la privacy dei dati giuridici

Adesso il Garante per la privacy tutela anche la divulgazione dei dati personali di persone coinvolte in atti giuridici.

Queste linne guida saranno presto pubblicate nella Gazzetta Ufficiale ma non riguardano l'attività di giornalisti e non incidono sulle norme processuali.

Si tratta essenzialmente di norme atte a tutelare la privacy dei soggetti coinvolti attraverso una maggiore consapevolezza della necessità di proteggere soprattutto le fasce più deboli da tutti i rischi che la diffusione di dati sensibili può comportare.

In generale le linee guida affermano che:

Non è possibile diffondere i dati dei minori e delle parti nei procedimenti che hanno ad oggetto i rapporti di famiglia e lo stato delle persone.

• Allo stesso modo non è possibile diffondere dati relativi ad altre persone attraverso i quali è possibile risalire all'identità dei soggetti tutelati.

• Prima della conclusione del processo chiunque voglia tutelare la propria privacy potrà rivolgere un'istanza al giudice e chiedere l'oscuramento delle generalità che possano identificarlo.

martedì 21 dicembre 2010

La privacy si perde in un app!

Sono gli smartphone, telefoni ultramoderni, che ci permettono di essere online in qualunque momento della giornata. Sui mezzi pubblici andando a lavoro, in pausa pranzo o durante il caffe al bar!

Bellissimo, ipertecnologico ma, perchè c'è sempre un ma, pericoloso per la nostra privacy. Sono le applicazioni mobile a mettere in pericolo la tutela della nostra privacy.

Grazie ad alcune funzionalità che prevedono l'invio dei dati all'esterno: la scelta delle app può dire molto della persona che le usa e questi "racconti" sono oro per le aziende che possono sapere su chi puntare per le loro pubblicità!

giovedì 2 dicembre 2010

Quando la curiosità danneggia la privacy

Chi lavora con i socila network lo sa bene! Facebook serve a tante cose, a ripescare vecchi amici del liceo o a crearsene di nuovi, a mantenere i contatti con chi magari non si riesce a vedere di persona e a curiosare su cosa succede a chi!

Alzi la mano chi non ha mai, nemmeno una volta, usato il popolare social network per curiosare sul profilo di qualcuno, e alzi la seconda mano chi non ha mai pensato: "Chissa se tizio/a guarda il mio profilo?" oppure:" Ma chi guarda la mia Fan page Facebook?".

Ed ecco la trappola, studiata ad arte per colpire il punto debole del popolo di Facebook! Clicca qui per scoprire chi guarda il tuo profilo e intanto, mentre l'ignaro (ma troppo ingenuo) utente si perde tra link vari la sua privacy si perde con lui!

Attenti a questi link il loro unico scopo è carpire le vostre informazioni personali.